La penna stilografica Scribo La Dotta Manu Scribere nasce come omaggio alla scrittura a mano e alla sua forza espressiva. È stata realizzata da SCRIBO per la quarta edizione del Festival Manu Scribere, il primo festival italiano dedicato alla scrittura manuale, tenutasi a Bologna dal 19 al 21 settembre 2025. Una stilografica pensata come invito a rallentare, ascoltare, tracciare: un gesto consapevole che porta sulla carta ciò che siamo davvero.
Parte della storica collezione La Dotta, dedicata all’eccellenza artigianale bolognese, questa edizione speciale è realizzata a mano in resina da barra piena e riprende i colori del Festival. Il corpo tondo, caratteristico della linea La Dotta, riporta inciso a pantografo il logo ufficiale della manifestazione, trasformando la penna in un simbolo di dedizione alla scrittura e alla sua cultura.
Il cuore della Scribo La Dotta Manu Scribere è l’inconfondibile pennino SCRIBO, disponibile in oro 18 carati oppure in lega flessibile 14 carati, entrambi con finiture in rutenio, come tutti gli altri dettagli metallici. La gamma comprende ben dodici misure, pensate per accompagnare ogni gesto e riflettere ogni personalità. Ogni tratto diventa un racconto, ogni variazione una sfumatura unica.
Acquistando la stilografica, è possibile ricevere un’analisi grafologica personalizzata realizzata dagli esperti dell’Associazione Grafologica Italiana (AGI). Basterà inviare un testo scritto a mano su foglio A4, insieme ai propri dati, per ottenere una lettura dettagliata della propria grafia: un piccolo gesto che diventa rivelazione.
In un mondo che corre, scrivere a mano rimane un atto di resistenza. Attiva la mente, stimola la memoria, rafforza l’identità. È un linguaggio intimo, capace di raccontare non solo cosa pensiamo, ma come viviamo. Per questo SCRIBO devolve l’8% delle vendite ad AGI, sostenendo la diffusione della cultura della scrittura manuale.
La Scribo La Dotta Manu Scribere non è soltanto una stilografica, ma un invito a ritrovare tempo, presenza e profondità. Ogni curva, ogni tratto, diventa un’immagine di ciò che siamo.
